Articoli di Aliberth

Mente Impazzita o Mente Zen?
 

 

Ancora una volta, prendendo spunto da uno scambio di mail, si è ritenuto utile pubblicare su questo sito le risposte di Aliberth date ai vari dubbi delle persone e che alla fine sono da considerare un vero e proprio insegnamento, offerto allo scopo di far sondare la coscienza ed arrivare alla chiara visione della Realtà Ultima.  

A CENTRO NIRVANA (centronirvana@live.it) da Alessandro;

Sentiti e sinceri complimenti da parte mia per quello che fate e soprattutto per COME lo portate avanti. Io sono un ragazzo di 25 anni scettico ed ateo (no battesimo)  che da poco tempo ha deciso di interessarsi alla filosofia spirituale del buddhismo e dello Zen. Essendo ancora ignorante in materia sto cercando di farmi un'idea complessiva di questo mondo a me prima sconosciuto, e anche se i dubbi non sono pochi SENTO di riuscire a mettere in pratica la dottrina del Dharma senza troppi sforzi perché sento che la mia mente è piuttosto elastica a riguardo e capace di comprendere alcuni concetti che poi riesco a mettere in pratica. Anche se solo all'inizio (un paio di mesi ormai) il vigilare e osservare continuamente le mie reazioni giorno dopo giorno invece che stancarmi mi stimola ad impegnarmi ancora di più.

Una cosa che non mi è ancora chiara però è questa differenza di "metodo" tra la pratica della Soka Gakkai che, per quanto ho capito non considera lo studio della meditazione Zen, ma vede la pratica più come una sorta di "preghiera" (Nam-myoho-renge-kyo) dove l'esercizio della mente prevede di concentrarsi su questa "legge universale", anziché disinteressarsi e meditare come invece detta lo Zen. Io personalmente sto traendo più "pace" e benefici mentali dallo Zen, che abbraccio più anche come concetto, ma vorrei ugualmente approfondire anche la pratica consigliata dagli insegnamenti di Daishonin.

Chiedo scusa se mi sono espresso con termini poco appropriati e concettualmente poco definiti ma come ho già detto sono agli inizi. Spero comunque che sia chiaro il dubbio da me sollevato. Ringra-ziandovi per l'attenzione vorrei chiedervi un consiglio per l'acquisto di un buon libro sullo Zen che sia esaustivo e non troppo "difficile" da masticare. Cari saluti. (Alessandro xxxxi)


 

Risposta di Aliberth: Caro amico, Intanto complimenti per la tua proprietà di linguaggio e per il tuo visibile interesse per il Dharma... La tua domanda (se domanda è) è alquanto precisa ma ha anche la risposta in se stessa... Infatti, la pratica del mantra 'namyohorengekyo' non è di per "né inutile, anzi.. ma da noi dello Zen non è considerata propugnatrice dell'Illuminazione ultima... per la quale occorre specificatamente una meditazione profonda sulla verità ultima e (soprattutto) una 'COMPRENSIONE' esatta e totale e, quindi, di un valido maestro che sappia insegnarla...

Noi di solito facciamo questo esempio per raffigurare i vari livelli di importanza per la scalata alla Realizzazione finale... come per la scuola del mondo, bisogna passare per le varie fasi (o classi) prima di arrivare alla laurea... così, per il Dharma, vi sono varie fasi o livelli prima di poter approdare all'Illuminazione... la recita del mantra (e anche di altri mantra) come pure le ritualità, le regole, i comportamenti, le gerarchie, ecc. appartengono alle varie fasi iniziali, prima di arrivare alle fasi più profonde della meditazione, della comprensione intuitiva e dell'illuminazione silenziosa...

Tuttavia, come nelle cose del mondo, in cui qualche volta nasce un genio che non ha necessità di partecipare a tutte le varie fasi scolastiche, ma da subito apprende le conoscenze più sintetiche e complesse della sapienza, così anche nella vita spirituale ci sono esseri che hanno una naturale e innata facilità di comprensione del vero messaggio del Buddha, cioè la visione della natura originaria. Questi individui se si applicano alla pratica del Dharma, approdano subito ai sentieri finali (di cui il Chan è uno dei più validi)... Non serve dire troppe cose, né dare troppe spiegazioni... chi ha una mente rapida e sintetica capisce al volo, e non può succedere che la sua mente (dopo aver sentito questi riferimenti alla Verità Ultima) possa continuare ad emettere giudizi, opinioni, obiezioni, discorsività e quant'altro... Nella sua capacità di sintesi comprensiva, chi ha una mente di questo tipo, sà già di cosa stiamo parlando e non ha nessun bisogno di altre spiegazioni...

Con la speranza che tu sia una persona di questo tipo... ma dovrai trovarti però un abile maestro di verità (ultima) che possa risvegliare la tua mente alla comprensione ultima... Ti facciamo i nostri migliori auguri... Nel Dharma, Aliberth (P.S. in che città stai?)


 

Mail di Alessandro: Io sono di Imperia (Oneglia). Mi spiace che la vostra associazione sia così lontana dal mio luogo di residenza, mi sarebbe piaciuto fare quattro chiacchere con te; ho avuto modo di leggere e stampare molte cose dal sito (che tra l'altro ho scaricato, così da avere accesso a tutti gli articoli anche off-line) che è veramente il più completo e chiaro tra quelli che ho avuto modo di vedere. So che il mio cammino è appena iniziato e il timore da te sollevato, cioè di non riuscire a trovare un "maestro" che mi guidi fino all' illuminazione ultima (se mai sarò in grado di raggiungerla) è anche mio. Il discorso è che tra un mese partirò per le Canarie quindi dovrò portarmi dietro libri e materiale virtuale e continuare con lo studio da autodidatta. Non ho fretta di ottenere il risultato finale, vorrei appunto soffermarmi più e più volte su quei concetti che riterrò poco chiari senza niente tralasciare. Ti ri-chiedo un consiglio per un'acquisto di qualche libro che parli dello Zen (anche se sul vostro sito effettivamente c'è davvero di tutto).

Ora cercherò di descriverti quello che mi è successo ieri, anche se neppure io sò esattamente spiegarmelo. Oggi, appena sveglio, tutto mi è sembrato più chiaro e logico (si fa per dire). Dopo due giorni di assidua lettura di testi sullo Zen e dei TUOI articoli sul Ch'an, ho notato un cambiamento radicale del mio comportamento non solo durante le "prove" di concentrazione sulla consapevolezza (come è logico che sia), ma anche in altri momenti dove il mio "io" agiva senza alcun tipo di tentativo di dissuasione. Accorgendomi di questo, ti ho scritto la prima mail e compiaciuto di aver trovato quello che ho scoperto dopo chiamarsi "illuminazione parziale". Fin qui ci siamo.

Ieri decido di andare in libreria per cercare qualcosa sullo Zen sempre dominato da questa calma incredibile e sempre autoconsapevolizzandomi continuamente (soprattutto perché volevo vedere se riuscivo a mantenere la concentrazione in mezzo alla GENTE) e con un buon risultato. In libreria non trovo niente sullo Zen, ma acquisto tre libri della "Esperia", rispettivamente : "I misteri di nascita e di morte" di Ikeda - "I Dieci Mondi" e "La Legge Meravigliosa"; tutti scritti basati sul buddhismo di Nichiren.

Arrivo a casa e inizio a leggere. E qui inizia l'inferno. Premetto che già sapevo più o meno cosa avrei trovato in quei libri vale a dire che un mio amico mi aveva passato un paio di testi della Soka Gakkai in passato, quindi conoscevo il discorso di Nichiren del nammyohorengekyo e sapevo che tutta la sua filosofia si basava sulla spiegazione dettagliata di questo sutra (anche perché è l'unico che conosco). Preciso questo per farti capire che quindi la mia mente (reale) già sapeva cosa sarei andato a leggere (ke-ku-chu, i dieci mondi, i cinque aggregati, causa-effetto, i nove livelli di coscienza ecc ecc) perché ne aveva già un'impasto. Quindi niente di nuovo. Ora io non so cosa cavolo sia successo ma già dalla lettura della prima parola del primo libro un senso di repulsione e nervosismo accompagnata da vampate di calore hanno iniziato ad invadermi e sono sprofondato in uno stato di angoscia ed ansia. Continuando con la lettura, sentivo che un senso di sconforto avanzava e si espandeva nel mio cervello facendo dissolvere tutte le sicurezze e la incredibile tranquillità che ero riuscito a raggiungere nei giorni scorsi avvicinandomi alla filosofia Ch'an e Zen.

Ero così incazzato (senza alcun motivo) che sono dovuto uscire andare a correre con un mio amico per più di un'ora per poter solo cercare di provare a stabilizzare il mio nervosismo ingiustificato. La mia mente si è serrata e niente di quello che avevo letto riuscivo ad analizzare o valutare. Incredibile.

Mi sento un pò stupido a scrivere questo, ma stamattina mi sono alzato e ho meditato. Ho cacciato via tutte quelle ansie (ormai affievolite) dalla mia mente e la spiegazione di quel comportamento di ieri mi è sembrata chiara, quasi banale: la mia mente (assoluta) si è sentita quasi offesa che io abbia cercato di usare la RAGIONE per apprendere quei concetti, come se avessi mancato di rispetto alla parte "risvegliata" dentro di me. Ovviamente è solo una sensazione ma stavo davvero male e poi quel senso di offuscamento era davvero spiazzante.

Quindi, incredulo mi (ti) chiedo: sto impazzendo o è possibile che la MENTE abbia esercitato una pressione sulla capacità decisionale e cognitiva del mio io, ora che sia iniziato il risveglio? Stanno cambiando dentro di me tante cose ultimamente, ma un' idea simile è spaventosa. Al tempo stesso mi fa capire quanto le potenzialità della buddhità siano immense e potenti. Magari è solo auto-convinzione, un riflesso incosciente, fatto sta che ritornando a concentrarmi sullo Zen, la nebbia è sparita e la mente del mio "io" è divenuta di nuovo accessibile.

Dato che lo STUDIO fa parte del processo che porta alla illuminazione, non posso tralasciare le basi della filosofia buddhista per dedicarmi solo alla meditazione. So che un conflitto interno si risolve con se stessi, ed è quello che oggi mi accingerò a fare, ma volevo chiederti se è una cosa "normale", che ti è già capitato di sentire o che ti è già stata riferita. Grazie. Scusa ancora per il disturbo, ma sei l'unica persona che "conosco" che può aiutarmi a fare chiarezza. Grazie ancora. Alessandro.


 

Risposta di Aliberth - Caro Alessandro... dopo aver letto le tue due ultime mail, e avendo poca voglia di esprimere altre parole (che, alla fine, non servono a nulla) ti dico che tu non stai affatto impazzendo... ma stai solo "aderendo" alla realtà illusoria di questo mondo samsarico, fatto di temporanei fenomeni di nome e forma (namarupa), compresi i libri e le dottrine (soprattutto se prese troppo sul serio)... ecco perché ti dicevo che avresti bisogno di una guida che possa starti vicino ed a cui confidare volta per volta i tuoi momenti di 'sbarellamento', come quelli che mi hai descritto...
Comunque, tanto per tirarti su, ti dico che quei momenti, che tu consideri a rischio di impazzimento, non sono altro che buoni semi per la tua illuminazione futura. Ma, il punto-chiave è che tu possa riuscire ad osservarli e a non aderire, né alle cause che possono aver fatto scaturire quelle reazioni e né tantomeno alle reazioni stesse...

Sono tutte come 'nuvole' che oscurano il sole della tua consapevolezza, ma poi, specialmente se non aderisci e non dai loro troppa importanza svaniranno, come tutte le cose e i fenomeni di questa illusoria esistenza (che non è illusoria perché NON E' VERA, ma pur essendo vera, stimola la mente a credere ad illusorie apparenze e situazioni che, di per "né, non hanno nulla di determinante e di veramente sostanziale...).

Torniamo ai libri... Pur essendo io stesso stato allattato con libri vari di spiritualità, ecc. quando alla fine ho capito che la verità era dentro di me e non sui libri, ho fatto un pò come quel saggio cinese che una volta illuminatosi, bruciò tutti i suoi libri... Ora, io non li ho bruciati, certo, ma li ho messi da parte e non sto più leggendo alcun libro da diversi anni. Tuttavia, a te voglio raccomandarne alcuni che, forse, potrebbero pian piano indicarti la strada e far si che, magari col tempo, anche tu riconosca il loro esser passati di moda...

Il Buddha disse che la via per l'illuminazione è come una zattera che serve per traversare un lago (il mare dell'esistenza). Una volta che sei arrivato dall'altra parte, la zattera non serve più... Ma, finché non sei arrivato dall'altra parte, la zattera serve, eccome... Quindi, eccoti qualche titolo di libri che potrebbero servirti ad andare all'altra sponda, così che poi anche tu possa metterli da parte...

1) CHAN E ZEN - di LU KUAN LU - Ed. Mediterranee- Roma.

2) Il Sutra di HUI-NENG - ed. Ubaldini- Astrolabio -- (ma questo mi risulta ormai introvabile)

3) Il Grande Libro dello ZEN - Mondadori o Adelphi(?)...

4) Saggi sul Buddhismo Zen - di D.T.Suzuki - ed. Ubaldini

5) Nuvola Vuota - di Xu-Yun  ed. Ubaldini

6) La Via del Potere - di John Blofeld - Ed. Ubaldini...

Poi, vedendo nell'indice di questi libri, potresti trovare altri titoli... vai a naso... è la miglior cosa...
Inoltre, ti consiglio la lettura dei nostri articoli tradotti, ove troverai molti spunti... poi se vuoi, puoi anche continuare a leggere i miei articoli, sempre sul sito, soprattutto quelli che narrano le mie prime lezioni (Dalla mente alla. .. MENTE). Ciao, ti auguro un buon avvio verso il tuo sentiero, ma ricordati che prima o dopo, dovrai confrontarti con un maestro che abba già realizzato. Aliberth