Centro Ch'An Nirvana
Articoli di Aliberth


 

VERITA’ RELATIVA e
VERITA’ ASSOLUTA
(NEMO PROPHETA IN PATRIA…)
 

 
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Continuiamo la pubblicazione dello scambio di opinioni che, nella rubrica ‘Posta’ di Facebook, avviene tra uno o più interlocutori e che poi, in seguito, alla luce di successiva rilettura e adattamento, possono essere ritenuti interessanti anche per altri lettori. Per questo motivo, visto che la lettura può risultare stimolante anche per altri lettori, si ritiene utile postare sul sito questi dialoghi.

 

XXX - Buon giorno Aliberth, Ieri sono andata ad un insegnamento su: ‘Verità Assoluta e verità convenzionale’. Sono cose che so a memoria, mi stavo veramente annoiando, cosi mi sono messa a meditare. Dopo che sono abituata alle tue spiegazioni e ai tuoi insegnamenti, questi mi sembravano… non so come dirti, sinceramente non so cosa dirti…. Tu vai dritto al punto. Ma non era colpa del maestro, tanto che lui richiamò la attenzione del traduttore perché non divagasse troppo. Ormai sono così abituata alle tue spiegazioni, che a volte parlo come te, perché è così che comprendo il Dharma… anche se devo dire che all’inizio non riuscivo a starti dietro. Grazie….

Aliberth: Si, cara... è così... ma se appena appena di questo ne parli a qualcuno, soprattutto se non è emancipato, allora mi danno del visionario e fanno terra bruciata intorno a me... E' per questo che qui a Roma non sono profeta in patria... e gli altri Centri di Buddismo mi snobbano (solo Thanavaro mi rispetta e mi crede...) tutti gli altri non mi credono, e pensano che io lo faccia solo per simulazione... Comunque, a me non interessa... io vado diritto per la mia strada e penso solo a rispettare i dettami del Dharma, e di loro non mi curo (come diceva Dante Alighieri) …

XXX - Cosa fai per simulazione? Non capisco..

Aliberth: Non faccio nulla.... Però, alcune persone di alcuni Centri buddisti credono che io simuli di essere illuminato... A parte il fatto che non sono mai andato in giro a dichiararmi tale, ma siccome vivo solitario e per conto mio, essi pensano che io simuli di fare il "santone"... te lo dico perchè, oltre a vedere come mi hanno emarginato, qualche amico mi ha riportato questa impressione, cioè ha sentito dire queste cose su di me...

XXX - Quando mi hai detto questo, ho aperto un libro: “Il Cuore Saggio”, perché devo copiare per una mia amica un articolo di un maestro zen che soffriva d’Alzheimer, e ho aperto a caso : “Quando viviamo nell’inganno siamo pronti a giudicare gli altri e non ne cogliamo la bellezza interiore”. Io l’ho detto a lei e ad altre persone del Centro di Bordighera che tu sei il mio maestro e che mi hai fatto veramente bene nella mia vita spirituale, che non volevi essere il mio maestro, che ho fatto fatica a farmi accettare come tua discepola. Tu segui il tuo cammino con la testa alta dell’ orgoglio divino, e pensa che quelli sono esseri umani, non so cosa hanno capito del Dharma, io so solo che a me sei stato di GRANDISSIMO aiuto e continuerai ad esserlo. Con che criterio devono giudicare una persona…… meglio un discepolo buono che 40 teste di paglia. Comunque, se parlano di te... significa che ti credono importante.....

Aliberth: Preferirei che di me non ne parlassero, perchè non mi ritengo importante... e comunque, preferirei che non parlassero MALE di me... Meglio essere ignorati che vituperati...

XXX – Oggi sono andata sul tuo sito ed ho visto che hai pubblicato un articolo con i nostri precedenti dialoghi. Guarda che li ho tutti conservati ed un giorno ne farò un libro, ma sarà così com’è, non cambierò niente, perché è bello proprio così com’é. Ieri ho fatto vita mondana, era il compleanno del mio adorato nipotino di 4 anni, una vera peste. Ho esagerato nei dolci perché sono molto golosa. Spero che tu abbi passato una buona domenica…

Aliberth: Si, scusami se manipolo un pò i nostri discorsi che mi servono come base per dare insegnamenti anche agli altri (senza però rivelare i nostri fatti personali), ed anche per non far passare sotto cattiva luce nè me stesso nè le persone con cui scambio opinioni... Comunque, tu ne vieni fuori come persona molto avanzata... salvo il fatto che per il nirvana finale ti manca ancora qualcosina... ma c'è tempo per poterci arrivare... oltretutto mi sembra che tu ancora non vuoi arrivarci, vero???

XXX - No, infatti io non posso starmene tranquilla nel nirvana, sapendo che ci sono degli esseri che soffrono nel corpo e nella mente. Vorrei ritornare nel mondo, ma in condizioni di poterli aiutare, lontano dal samsara, tu sai quello che voglio dire. Puoi usare come vuoi le nostre conversazioni, sperando che chi li legge possa trarne beneficio. Tu dici che sono molto avanzata… Si, molto avanzata soltanto nella tua fantasia, ma questa fantasia mi piace molto, mi ci tuffo con piacere

Aliberth: Comunque, per tua nozione, sappi che quando la tua mente diventerà PIENAMENTE Mente-di-Buddha, non vedrà più alcun essere sofferente... ma vedrà le cose tutte dal punto di vista di una mente illuminata. Cioè, non ci sarà più sofferenza nella mente... Questo è quello che ti dichiaro, quando ti dico che nella mente del Nirvana non c'è più alcun tipo di sofferenza, nè alcun tipo di essere senziente che soffra.... Questa è la cosa più difficile da comprendere per noi menti ordinarie... e saremo menti ordinarie fino a quando sentiremo la sofferenza, nostra e altrui...

XXX - Al, non credo che un Buddha non veda la sofferenza negli altri; forse non ci sarà sofferenza nella mia mente, di questo sono sicura, ma vedrei quella degli altri, diversamente non è possibile

Aliberth: Vedi, i "buddisti" come li chiami tu, sono esseri umani ancora alla ricerca dell’Illuminazione e pertanto, non tutti ancora sono  illuminati... Quando qualcuno di essi diventerà DAVVERO illuminato, sarà visto solo dagli altri come "buddista"... La sua mente non avrà più alcuna considerazione di se stesso... altrimenti, l'ego non potrebbe esser stato eliminato.... Vedi, cara amica, queste mie dichiarazioni (che peraltro sono confermate dai sutra e dai discorsi degli esseri illuminati), quando le riferisco con la mia bocca, sono proprio il motivo per cui i "buddisti" italiani (fortunatamente non tutti, ma molti) mi trattano nel modo che ti ho detto... e se tu non mi crederai, alla fine forse anche tu potresti trattarmi allo stesso modo...(ma, tanto, a me non importa...).

Un Buddha realizzato, nella sua mente vede (visto che per lui TUTTO è Mente, e non ci sono né Buddha, né esseri ordinari...) che gli altri esseri soffrono solo perchè sono vittime della loro stessa ignoranza e illusione, cioè CREDONO DAVVERO di SOFFRIRE, perchè sono illusi e ingannati dallo loro mente EGOICA... Tra l’altro, normalmente le persone pensano di NON voler soffrire e quindi, nella loro mente, la sofferenza è uno spauracchio che prende corpo solo quando la sofferenza poi li colpisce davvero…
Egli, il Buddha, sa però che tutto è illusorio, come pure la sofferenza e come pure gli stessi esseri che CREDONO FORTEMENTE di soffrire...

XXX – Oh, mio Dio. Che stai dicendo? Quando parli così, quello che dici non mi piace. Anche altre volte mi hai detto cose così, ma non ti ho mai trattato male, perciò pensi che ti tratterò male solo perché ancora non ho capito quello che dici? Anche se per caso non lo capisco, perché dovrei trattarti male? Caro Al, fai un profondo respiro, ma molto profondo, così ti calmi e potrai dormire bene.....

Aliberth: Tranquilla, non perderò certo la fiducia in te... ma anche se tu cambiassi idea circa la mia volontà di aiutare veramente gli esseri (cioè le loro menti), questo non mi farebbe mai perdere l’amcizia e l'amore puro che provo per te...  Vedi, non è un fatto che qualcuno mi tratti male, ma solo che quando si toccano verità così diverse e CONTRASTANTI dal nostro comune modo di pensare di esseri ordinari, moltissime sono le persone che non mi credono e mi abbandonano, andando a cercare qualcun altro che gli racconti le favolette che loro vogliono sentire...

XXX - Ti credo Al, altrimenti non ti avrei voluto come maestro, non so come mai, ma comincio a capire quello che vuoi dire. Che strano, le cose che mi dici mi entrano nel cuore e nella mente, ed anche se non le ho realizzate riesco a capirle, però vedrai che con te ci riuscirò in questa vita... Grazie. Ora, però, ho bisogno di una spiegazione ulteriore. E’ detto negli insegnamenti: “Prendo rifugio nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha, e possa io grazie ai meriti creati praticando la generosità e le altre perfezioni ottenere LO STATO DI BUDDHA PER IL BENEFICIO DI TUTTI GLI ESSERI SENZIENTI”. Questo mi sembra in contrasto con tutto quello che hai detto prima. Per favore, me lo spieghi meglio?

Aliberth: Cara amica, dovresti imparare a ragionare secondo le DUE verità... Quella Assoluta che è quella di cui ti parlo io, e che tu stenti a capire... e quella relativa, che è quella con cui parli tu, e tutti gli esseri umani, e che comprende le buone azioni di Dharma che vengono insegnate ai principianti fino a quando non si saranno illuminati. E, a quel punto, essi saranno entrati nella Verità Assoluta, e allora non avranno più bisogno che gli venga insegnato nient’altro. Dunque, è chiaro che per chi nella mente ha SOLO la verità relativa, bisogna insegnare le cose con le parole, con le motivazioni e con le buone azioni... Perchè altrimenti, essi non usciranno mai dal samsara e non potranno mai comprendere la Verità Assoluta. Nella Verità Assoluta, uno che è diventato Buddha, non avendo più nella sua mente il Male, il Dolore e la Sofferenza, non potrà mai più danneggiare gli esseri (neanche senza volerlo, come spesso accade invece agli esseri ordinari che, pur non volendo il male degli altri, per il fatto che la loro mente è ancora ignorante, tramite parole, pensieri e azioni, possono ancora danneggiare gli altri che hanno la loro mente comune e quindi interpretano le cose ancora in modo dualistico - cioè, con la verità relativa...)
Per cui, OTTENERE LO STATO DI BUDDHA PER IL BENEFICIO DI TUTTI GLI ESSERI SENZIENTI, significa proprio questo... avere una mente UNICA e ASSOLUTA che non possa più danneggiare nessuno, perchè per un Buddha gli esseri senzienti sono una UNITA’ unica, e sono tutti DENTRO la sua mente... E' Troppo Difficile capire?...


XXX -  Non è difficile da capire, difficile da capire è come i Buddha possano aiutare gli essere senzienti…

Aliberth: Ma è semplicissimo.... INSEGNANDO LORO IL DHARMA.... che è la Via per diventare a loro volta Buddha, e quindi smettere di credersi 'esseri senzienti' ed anche smettere di credere a questa verità relativa. Dunque, smettere di SOFFRIRE... Chiaro?

XXX – Grazie, Al, sei stato chiarissimo, adesso capisco tutto perfettamente. Ti ringrazio di tutto cuore. Era tutto così chiaro, ma mi mancava un tassello, il più ovvio. I Buddha insegnano il Dharma, stà a noi seguirlo, e l'unica maniera è uscire della sofferenza…. Grazie

Aliberth: Si... è proprio così... Cari saluti…

XXX - Con te starei a parlare il giorno intero, sei illuminante, mi fai sentire bene, mi dai gioia e voglia di andare avanti con coraggio e senza ripensamenti. Grazie Al, non so che altro poterti dire… per il momento, qualunque altra cosa è inutile.


Chiudiamo con una bella STORIELLA ZEN: Tanto tempo fa, in Giappone viveva un maestro Zen che girava di villaggio in villaggio, predicando il metodo del risveglio. Un giorno, tutto solo, arrivò in un paesino e incominciò a spargere la voce che avrebbe tenuto nel tempio locale le sue lezioni di zen, e che la gente sarebbe dovuta accorrere numerosa. I primi giorni le persone che lo ascoltavano erano tante, ma con il passare del tempo tendevano ad andarsene. Finché rimase un solo allievo.“Mi spiace ma non posso insegnare per una persona sola. Il mio tempo è sprecato. Ho bisogno almeno di quarantanove discepoli; se me li porterai rimarrò, altrimenti dovrò andarmene”.
Il giorno dopo, il maestro trovò l’allievo e, disposti lungo il perimetro della sala, c'erano quarantanove pupazzi di paglia.“Tu mi hai imbrogliato, io ho chiesto persone, non pupazzi”.
Il discepolo disse: "Ieri, nessuna di quelle persone ha compreso ciò che vuoi insegnare. Ritieni che se anche ti avesse portato solo una di quelle persone, sarebbe stata migliore di questi pupazzi?".
Il maestro ringraziò, e rimase per quell' unico discepolo.
COMMENTO: Nulla di nuovo sotto il sole... anche oggi è così... :-)))



 

 

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