Articoli di Dharma

 

PRENDERE RIFUGIO nei TRE GIOIELLI
Di Master Chan Sheng Yen
(Tratto da Chan Magazine, Summer 2007)
Traduz. Italiana di Aliberth
 

  

Ciò che segue è un estratto dal libro “Perché prendere rifugio nei Tre Gioielli?” del Venerabile Maestro Chan Sheng Yen, che sarà pubblicato dalla Fondazione ‘Sheng Yen Education’ alla fine di quest'anno. Il libro, che sarà in distribuzione gratuita, è stato tradotto da Larry Liang e Guogu, a cura di Harry Miller con l’assistenza di Ayn Steele, e pubblicato a puntate da David Berman su Chan Magazine.


Cosa significa “Prendere Rifugio nei Tre Gioielli?”

Prendere Rifugio significa ‘tornare in, rifugiarsi, basarsi, affidarsi’. Qualsiasi azione che riguarda ritornare, dipendere, rifugiarsi, ed affidarsi, è considerata ‘prendere rifugio’. Questa frase non è esclusiva del buddhismo.

I bambini si rifugiano nell’abbraccio delle loro madri, si affidano e si basano sulle loro madri e, di conseguenza, ottengono un senso di sicurezza. Questo senso di sicurezza deriva dal potere di rifugiarsi. Qualunque simile azione che coinvolge la fiducia e il senso di sicurezza può essere considerata ‘prendere rifugio’, sia in termini di una relazione mondana che di un credo religioso.

Tuttavia, gli oggetti che sono temporanei, instabili, e inaffidabili non possono essere veri e propri oggetti di rifugio. Le persone possono arrampicarsi su un albero o su un tetto, per sicurezza durante un’alluvione, ma l'acqua in aumento e il forte vento può distruggere il loro ricovero. Una montagna sarebbe un riparo di gran lunga migliore. Chi non si sceglierebbe questa opzione più di una casa o un albero? Il Rifugio nei Tre Gioielli è più forte di qualunque di questi. Quando vedete che niente è permanente e che tutto è contingente e interdipendente, arrivate a capire che c'è ben poca sicurezza nei genitori, nei maestri, progetti, capi, il destino, la forza, la ricchezza - in tutte queste cose che diamo per scontate. Come strumenti di rifugio sono altamente inaffidabili. I genitori muoiono, gli insegnamenti diventano obsoleti, i progetti vengono ostacolati, i capi vanno e vengono, ed il destino è imprevedibile. La forza, gli schemi, e la
ricchezza sono ancora più illusori ed effimeri. Colui che oggi è un Re, domani sarà un prigioniero, il milionario di oggi è il povero di domani.

Un Sentiero che ti riporta a casa è un genuino rifugio. I luoghi dove potete mettere i vostri piedi e rilassarvi non sono rifugi sicuri. Una pratica come questa non sarebbe diversa dall'usare un bue di argilla per attraversare un fiume. All’inizio si può avere un senso di sicurezza appena si entra nel fiume, ma poi l'argilla crollerà e si affonderà.

Perché ‘Buddha, Dharma e Sangha’ sono chiamati Gioielli? Dato che essi generano una quantità inesauribile di meriti e saggezza, così sono considerati veri e propri "gioielli". Oro, argento e pietre preziose sono beni rari e preziosi. Questo è il motivo per cui sono chiamati "tesori": i meriti e la saggezza del Buddha, Dharma e Sangha possono portare a noi benefici nel mondo ed oltre esso. Sono più preziosi dei normali gioielli, perché portano la pace nel mondo e ci aiutano a trascendere totalmente le nostre emozioni negative, la sofferenza, e ci fanno raggiungere il Risveglio. I Tre Gioielli sono i migliori fra tutti i gioielli ed i tesori.

Noi siamo originariamente dei buddha, e perciò siamo intrinsecamente collegati con i Tre Gioielli. Ma, poiché abbiamo dimenticato la nostra natura originaria, noi vaghiamo nel ciclo di nascita e morte senza mai ritrovare la strada di casa. Così, prendere rifugio, significa iniziare il viaggio di ritorno a casa.


Differenti livelli dei Tre Gioielli

I Tre Gioielli possono essere compresi su differenti livelli e in vari modi. Noi li dividiamo prima in due gruppi, il ‘Fenomenico’ ed il ‘Fondamentale’. Questi due raggruppamenti possono essere compresi nel contesto degli insegnamenti delle cosiddette "Due Verità" del buddhismo. Ci si riferisce qui alla verità "convenzionale" ed alla Verità "Assoluta". La Verità Assoluta, o Fondamentale, è la visione della Realtà come è sperimentata dagli Illuminati. E, poiché trascende la logica dualistica, essa non può certamente essere espressa a parole e con costrutti concettuali. La verità relativa, o convenzionale, è la realtà a livello fenomenico, è quella di cui le persone comuni hanno esperienza, e si esprime facilmente con concetti dualistici e con parole. Per un essere profondamente illuminato, che ha realizzato la Verità Assoluta, le due verità sono inseparabili. Ma per una persona che capisce solo la verità convenzionale, la Verità Assoluta rimane solo un concetto astratto.

Queste due verità forniscono un quadro per comprendere i diversi livelli della “Presa di Rifugio” nei Tre Gioielli. Si inizia prendendo rifugio nei Tre Gioielli fenomenici, e cioè un vero rifugio in questo mondo che ci dà la visione profonda e la comprensione verso il risveglio e la liberazione. I Tre Gioielli fenomenici sono tangibili, sì da essere facilmente comprensibili dalle persone ordinarie. Una volta realizzato il Nirvana, - cioè, quando vi sarete completamente risvegliati alla inseparabilità delle due verità, avrete incarnato i Tre Gioielli Fondamentali, o Assoluti. A questo punto, parlare di un rifugio al di fuori di sé diventa irrilevante; i Tre Gioielli Fondamentali sono inseparabili da voi stessi. Questo ai più è alquanto astratto, ma è abbastanza chiaro per chi ha già attualizzato la vera quiddità dell’Auto-natura. Torneremo più tardi su questo argomento. E’ importante per ora sapere che tutti gli esseri senzienti hanno la Natura-di-Buddha, la potenzialità della Buddhità. E' solo a causa delle oscurazioni mentali e della confusione del karma che noi non possiamo percepire questa verità. Il motivo per cui dobbiamo prima rifugiarci nei Tre Gioielli fenomenici è perché poi si possa trovare e manifestare la nostra Natura di Buddha nei Tre Gioielli Fondamentali.

I Tre Gioielli fenomenici possono essere divisi in: i Tre Gioielli dimoranti ed i Tre Gioielli  manifesti. I Tre Gioielli Fondamentali possono essere divisi in: i Tre Gioielli dell’Unica Essenza ed i Tre Gioielli del Principio.

 

I Tre Gioielli Fenomenici: I Tre Gioielli Dimoranti

I “Tre Gioielli Dimoranti” descrivono gli aspetti dei Tre Gioielli che sono direttamente percepibili nell'ordinario mondo fenomenico: 1) Il Gioiello-Buddha, e cioè le statue del Buddha fatte di giada, pietra, oro, bronzo, argilla e legno, o le immagini del Buddha in dipinti ad olio, inchiostro, ricami in seta, e disegni. 2) Il Gioiello-Dharma, le raccolte di scritture che comprendono i Sutra (parole registrate del Buddha), gli Shastra (trattati e insegnamenti di adepti eminenti), e il Vinaya (corpo di testi che contengono i precetti, che servono come guida per il comportamento dei monaci e dei praticanti buddhisti). 3) Il Gioiello-Sangha, cioè i monaci buddhisti che si radono il capo e indossano l'abito prescritto, e gli adepti il cui scopo è quello di perpetuare il Buddhismo nel mondo.

 

I Tre Gioielli Manifestati

I “Tre Gioielli Manifestati” si riferisce a ciò che ha portato il buddhismo nel mondo: qui il Gioiello-Buddha è il Buddha storico, Shakyamuni, che ha raggiunto l'Illuminazione ed è entrato nel Nirvana. Il Gioiello-Dharma costituisce gli insegnamenti che Egli ha dato in quel periodo, cioè le Quattro Nobili Verità, le Sei Paramita, l'Ottuplice Sentiero, i Dodici Anelli dell’Originazione Dipendente, e cioè importanti insegnamenti che tutti buddhisti dovrebbero conoscere. Il Gioiello-Sangha è riferito a tutti coloro che lo seguirono in quel tempo. Quindi, il Buddha apparve nel mondo, dette gli insegnamenti, e formò una comunità di monaci praticanti. (Per quelli di voi che desiderano apprendere di più sugli insegnamenti che costituiscono il Gioiello-Dharma, si prega di riferirsi al mio libro, “Non c'è Sofferenza: un Commento sul Sutra del Cuore”, per una completa spiegazione di questi insegnamenti..)

 

I Tre Gioielli Fondamentali: I Tre Gioielli dell’Unica Essenza

Ciascuno dei Tre Gioielli contiene la virtù e i meriti di tutti i Tre Gioielli. Primo, il Buddha si illuminò, così egli è il Gioiello-Buddha. Poi, Egli dà insegnamenti di Dharma, è libero dai limiti di tutte le realtà fenomeniche, ed ha la capacità di preservare e mantenere la purezza degli insegnamenti. Perciò, Egli è anche il Gioiello-Dharma. Il Buddha è esente da trasgressione e contese, così è anche l'incarnazione di armonia, il che rappresenta il Gioiello-Sangha. Secondo, il Dharma risveglia gli esseri allo Stato-di- Buddha, così esso è il Gioiello-Buddha. Ha la funzione di preservare se stesso, così è il Gioiello-Dharma. E poiché tutti i Dharma sono uguali e reciprocamente non-ostruttivi, esso è equanime e armonioso. Pertanto, il Dharma è anche il Gioiello-Sangha. Terzo, il Gioiello-Sangha include tutti coloro che sono saggi e illuminati, e quindi esso include il Gioiello-Buddha. Poiché il suo scopo è quello di preservare il Dharma, esso è anche il Gioiello-Dharma. Inoltre, essendo di per sé armonioso, esso è anche il Gioiello-Sangha.

 

I Tre Gioielli del Principio

I Tre Gioielli del Principio si riferisce alla Realtà Ultima o Verità Assoluta nel paradigma delle due verità. Questo è il mondo come è sperimentato da qualcuno che è illuminato. Per questo motivo, esso è  il Luogo di Rifugio Ultimo.

Il Venerabile Maestro Yinshun (1906-2005) spiega i “Tre Gioielli del Principio” da due punti di vista: quello dell’Hinayana, liberazione personale, e quello del Mahayana, cioè, liberazione universale. L'Hinayana ed il Mahayana sono i due principali Sentieri del buddhismo. Il primo si concentra sul risveglio di se stessi, ed il secondo, sul risveglio di tutti gli esseri. Entrambi i sentieri identificano i Tre Gioielli in termini delle intrinseche virtù. Queste virtù hanno molti nomi, come visto sopra, ma l'essenza è la stessa: lo Stato di Liberazione e dello stesso Completo Risveglio. Master Yinshun afferma:

"Il vero oggetto di rifugio sta nella vera virtù dei Tre Gioielli. Queste virtù sono state discusse in molti modi: qui presenteremo due punti di vista. Il primo vede il Gioiello-Buddha come identico alle virtù immacolate del Buddha. Secondo gli insegnamenti della liberazione individuale, le virtù immacolate del Buddha sono i Cinque attributi del Dharmakaya ("vero Corpo di Realtà''), anche se negli insegnamenti del Mahayana essi sono uniti nella perfetta Illuminazione (la quadruplice saggezza). Il Gioiello-Dharma è il vero Dharma, cioè il Nirvana stesso. Il Gioiello-Sangha è identico alle immacolate virtù di coloro che stanno ancora imparando e di quelli che  hanno già compreso. Secondo il “Sentiero individuale di Liberazione”, le virtù senza macchia sono quelle dei Quattro gradi della Santità, ma secondo il Sentiero Mahayana di Liberazione Universale, esse sono le immacolate virtù del Sentiero del Bodhisattva (o Sentiero della Liberazione Universale, il quale include tutti coloro che hanno ottenuto la liberazione individuale ascoltando gli insegnamenti del Buddha, e quelli che hanno ottenuto la liberazione senza un insegnante, solo contemplando l’Originazione Dipendente).

"La seconda visione della vera virtù dei Tre Gioielli viene dagli insegnamenti Mahayana della liberazione universale, secondo cui il tesoro del Buddha è identico al puro reame della Realtà Ultima – rivelata finalmente, completamente, e perfettamente (in essenza, forma, azione e funzione). Il tesoro del Sangha è il puro reame della Realtà Ultima che è parzialmente rivelata. Cioè, essa si riferisce a coloro che hanno raggiunto profondi stati di realizzazione degli insegnamenti. Ed il tesoro del Dharma è il reame universale della Realtà Ultima - senza aumento o diminuzione, non dualista e non discriminante (e chiamato talità, quiddità, realtà, e così via).

Gli altri termini standard per indicare i Tre Gioielli, - i Tre Gioielli in un’Unica Essenza, i Tre Gioielli del Principio, ed i Tre Gioielli Dimoranti – si riferiscono tutti agli stessi Tre Gioielli di cui sopra, ma sono spiegati in modi differente". (La Via del Buddha, pp 23-24; traduzione leggermente modificata)



I Cinque attributi del Dharmakaya si riferiscono alle virtù di una persona pienamente risvegliata. Esse sono: la Perfezione morale, Cessazione di pensieri illusi, la Saggezza dell’Onniscienza, Realizzazione del Nirvana e Perfetta Conoscenza dello Stato di Liberazione. In tale contesto Nirvana significa ‘Cessazione di avidità e attaccamento, dell'avversione e dell'ignoranza e la perfezione del Risveglio. Si riferisce alla Perfetta Illuminazione, il cui contenuto è noto come le Quattro Saggezze. Ciascuna di queste quattro saggezze descrive una funzione della Visione di un Buddha.

Esse sono: la "grande saggezza-specchio", che riflette tutte le forme esattamente così come sono, la "saggezza di equanimità", che è il risultato dell’essere liberi da avidità e attaccamento; la "saggezza del meraviglioso osservare”, che è la capacità di discernere con precisione il vario funzionamento del mondo fenomenico; ed infine la "saggezza di attività senza restrizioni", che è l’abilità di salvare gli esseri senzienti in base alle loro capacità spirituali. Noi tutti abbiamo queste perfette virtù dentro di noi; tutte le qualità del Buddha sono nostre, se solamente riusciamo a liberarci dalla schiavitù del karma, dalle oscurazioni, e dall’attaccamento a se stessi. E' in questo modo che funzionano le virtù: quando prendiamo rifugio in esse, ci rifugiamo in ciò che è più intrinseco in noi stessi, il nostro potenziale di essere risvegliati e di perfezionare quel Risveglio.

Proprio come la verità convenzionale è inseparabile dalla Verità Assoluta, noi dobbiamo realizzare che senza i Tre Gioielli Dimoranti, i Tre Gioielli del Principio non si manifeste-ranno. E, d’altra parte, senza i Tre Gioielli del Principio, i Tre Gioielli Dimoranti non potrebbero esistere. I Tre Gioielli Dimoranti sono la grande funzione dei Tre Gioielli del Principio. I Tre Gioielli del Principio sono l'insieme dei Tre Gioielli Dimoranti. La fede nel buddhismo dovrebbe iniziare con il credere nei Tre Gioielli. La ragione per credere nei Tre Gioielli Dimoranti è che essi facilitano la comprensione dei Tre Gioielli del Principio.
Vi sono alcuni devoti buddhisti che, pur senza avere una reale comprensione del vero significato dei Tre Gioielli del Principio, dichiarano di credere proprio nei Tre Gioielli del Principio. In altre parole, ignorano il significato dei Tre Gioielli Dimoranti. Questa non è solo una visione al contrario, ma una posizione completamente in contrasto con la Via Buddhista. Le persone comuni possono percepire solo i Tre Gioielli fenomenici, e di questi, solo i Tre Gioielli manifestati esistevano quando viveva il Buddha Shakyamuni. Dopo il trapasso del Buddha storico, rimasero solo i Tre Gioielli Dimoranti. All'interno dei Tre Gioielli, il Buddha è il più prezioso, il Dharma è il più raro, e il Sangha è il più Santo. Dopo il trapasso del Buddha, il Sangha preservò i monasteri buddhisti e operò le raccolte di insegnamenti di Dharma, tenendo viva la cultura buddhista. Inoltre, c’è da dire che il Sangha trasmette nel mondo la cultura buddhista e insegna il Dharma ai laici.
Quando il Buddha stava nel mondo, egli era il centro. Dopo la sua scomparsa, il centro lo divenne il Sangha, quindi dobbiamo prendere il Sangha come nostro rifugio, ed il Gioiello-Sangha come oggetto della nostra venerazione. Ma dobbiamo ricordare che all'interno del Gioiello-Sangha, c’è una miscela di "draghi e serpenti"… (termine Cinese che significa persone virtuose e persone non-virtuose). Noi dovremmo scegliere gli insegnanti che siano virtuosi, ma dobbiamo comunque rispettare tutti i membri del Sangha. Nei sutra è detto che, anche se un monaco ha trasgredito i suoi precetti, egli è ancora un maestro per uomini e dèi. Nei nostri cuori, non dovremmo intrattenere
idee di “virtuoso e non-virtuoso”, né criticare gli altri, né tantomeno criticare il Gioiello-Sangha.

Una volta che abbiamo preso i Tre Rifugi, noi abbiamo una solida piattaforma di fede su cui iniziare la nostra pratica. Ci sono cinque fasi per costruire la nostra pratica:

       1. I Tre Rifugi per allontanarci dall’eterodossia - l'ingresso iniziale nella porta del buddhismo.
      
2. I Tre Rifugi dei cinque precetti, - quando uno riceve i cinque precetti, dopo aver sviluppato fiducia nei Tre Gioielli.

       3. I Tre Rifugi degli otto precetti - il tradizionale rituale giornaliero quando si mantengono gli otto precetti per la durata di 24 ore.

       4. I Tre Rifugi dei dieci precetti - i precetti che si ricevono quando si entra nel monastero come un novizio.

       5. I Tre Rifugi di completare i precetti – i pieni precetti di monaci e monache.

Prendere Rifugio nei Tre Gioielli è sempre soltanto una parte di tutte le cerimonie che comportano la ricezione dei precetti. Questo vale anche per le superiori ordinazioni dei precetti di monaci e monache, quando il precetto-essenza viene conferito. Prendere il rifugio è anche necessario dopo il pentimento e facendo voti durante la cerimonia di ricevimento dei precetti di bodhisattva. Le cerimonie del ‘prendere-rifugio’ e ricevere i precetti si sostengono reciprocamente.

Prendere rifugio è la base della pratica quotidiana per tutti i buddhisti. E’ inclusa nella liturgia quotidiana nei monasteri, come pure alla conclusione di ogni evento buddhista. I buddhisti dell'Asia Meridionale considerano questa cerimonia della massima importanza e cantano i versi del Rifugio come una benedizione per i laici.

 

I benefici del Prendere Rifugio

Ci sono numerosi vantaggi e benefici dal prendere rifugio nei Tre Gioielli che possono essere ottenuti nella vita presente e futura e che, alla fine, possono portare alla felicità della piena Liberazione. Questi benefici possono essere suddivisi in otto categorie:

1.   Diventare un seguace del Buddha.

2.   Stabilire una solida base per ricevere i precetti.

3.   Diminuire gli ostacoli karmici.

4.   Potenziarsi per accumulare una grande quantità di Meriti.

5.   Evitare la rinascita in forme inferiori di esistenza.

6.   Acquisire la qualità di non essere disturbati da umani e non-umani.

7.   Acquisire la capacità di compiere tutte le azioni virtuose.

8.   Ottenere la possibilità di diventare un Buddha.

Ci sono anche molte storie e parabole nelle scritture buddhiste che mostrano in dettaglio questi benefici. Ad esempio, si dice che se si prende rifugio nei Tre Gioielli, si acquisirà una inesauribile quantità di meriti in futuro. È come mettere in Banca una enorme ricchezza. Perfino se tutte le persone di una nazione facessero dei ritiri per sette anni consecutivi, non ci sarebbe ancora una così una notevole ricchezza messa da parte. Il merito derivante dal Prendere Rifugio nei Tre Gioielli è migliaia e milioni di volte maggiore di tutte le ricchezze tenute in un deposito. (Dalla Scrittura dei Precetti Laici del Bodhisattva).

Nel Paradiso di Indra, c'era una volta un essere celestiale la cui durata di vita si stava avvicinando alla fine. Il suo corpo etereo iniziò così a deteriorarsi, ed ormai egli aveva soltanto sette giorni di vita. Egli ebbe una visione che sarebbe rinato come un maiale, e fu preso da angoscia. Allora chiese ad Indra, il Re del Cielo, di aiutarlo, ma perfino Indra non poteva fare nulla. Indra gli disse di cercare il Buddha per esser aiutato. Il Buddha gli conferì il suo Rifugio. Egli rinacque come essere umano, e successivamente incontrò Shariputra (uno dei principali discepoli del Buddha, noto per la sua saggezza), e di conseguenza, ascoltando i suoi insegnamenti, raggiunse la piena illuminazione.

Prendere Rifugio nei Tre Gioielli è qualcosa di enormemente prezioso. I Buddha hanno dichiarato che una volta che si prende rifugio nei Tre Gioielli si sarà protetti dai quattro divini guardiani che proteggono i quattro lati dell'universo. Essi sono: Dhrtarashtra ad est, Viruddhaka a sud, Virupaksha ad ovest, e Vaishravana nel nord. Queste quattro divinità guardiane inviano trentasei angeli custodi per proteggere dai danni il protetto. Ciascuno di essi impedisce diversi tipi di danno. Alcuni proteggono dalle malattie, altri dalla fame, dall’illusione, dall'avversione, dall'avidità, dai furti, dalla paura, e così via.

Ed infine, devo sottolineare che prendere rifugio nei Tre Gioielli è solo il primo passo per diventare buddhisti. Una volta che abbiamo preso rifugio, dobbiamo intraprendere il sentiero della coltivazione spirituale, che consiste nel cercare un maestro e sviluppare una regolare pratica. In questo modo, ci si stabilizzerà decisamente sul sentiero del risveglio Buddhista di saggezza e compassione.


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