(PRECETTI Di ZEN-TAOISMO) 

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Questo documento è opera di Stan Rosenthal. È stato messo qui, col suo permesso. L'autore ha chiesto che non vengano fatte copie cartacee permanenti. Data dell'ultima modifica del documento: 03/09/93

 

IL TEMPO DELLA FIORITURA

ovvero:

IL CANTO del CH'AN di TAO CHIA    

Abbi compassione per tutti gli esseri senzienti, 

non facendo loro alcun male né danni superflui. 

Frena la tua competitività non necessaria, 

e smetti di escogitare vantaggi per te-stesso, 

nonché la sfrenata abitudine di soggiogare gli altri. 

 

Quando accetti la tua autorità sugli altri, 

sappi anche che accetti la responsabilità per il loro benessere. 

Dai valore alla vera amicizia, e adempi i tuoi obblighi, 

piuttosto che sforzarti con motivazione egoistica. 

 

Cerca la liberazione dalle passioni negative,

Dall’odio, l'invidia, l'avidità e l'ira, 

e specialmente da illusione, falsità e desideri sensoriali. 

Impara a lasciar andare ciò che non può essere posseduto, 

o che viene distrutto quando cerchi di afferrarlo. 

 

Cerca il coraggio di essere; difendi te stesso e le tue convinzioni.

Accetta la transitorietà, l'inevitabile e l'irrevocabile. 

Sappi che in ogni cosa esiste il cambiamento. 

Rifiuta gli ostacoli al tuo risveglio; scopri il positivo nel negativo, 

e cerca un significativo scopo in tutto quello che fai. 

 

Stattene da solo e onorato, sii orgoglioso di ciò che stai facendo, 

anziché essere orgoglioso di quello che hai realizzato in passato. 

Avendo uimiltà e rispetto, ringrazia tutti quelli da cui hai imparato, 

o che in qualche modo ti hanno aiutato. 

Agisci in armonia con i tuoi simili, con la natura, e gli oggetti inanimati. 

 

Sappi che una cosa o un'azione che per te può sembrare di poco valore, 

Per qualcun altro può essere un tesoro incalcolabile. 

Aiuta quelli che stanno soffrendo o sono svantaggiati, 

e quando ti sarai risvegliato, aiuta quelli che cercano di fare altrettanto. 

Sappi che non c'è vergogna nel chiedere. Sii diligente nella tua pratica, 

e nel sentire la musica dell'assoluto, non essere così sciocco

di cercare di cantare la sua Canzone. 

Ricordati di rinnovare la fonte, per mantenere la buona salute. 

 

Non cercare né lo splendore né il vuoto, solo pensa in profondità,

e lavora duramente. Sii saldo come una montagna; 

e quando ti muovi, sii come il dragone che rincorre il vento. 

Sii consapevole sempre, come la tigre che sembra dormire, 

e lascia sempre la mente essere come acqua che scorre. 

 

Quando sei costretto ad agire, ricorda che il giusto motivo

è essenziale per una azione corretta, 

proprio come il pensiero corretto è essenziale per la giusta parola. 

Stai attento a non creare fardelli da portare, per te o per altri. 

Agisci con la necessaria distinzione, essendo creativo e ricettivo, 

e trascendendo la dicotomia di soggetto/oggetto. 

 

Sappi che tu non se il centro dell'universo, 

ma impara a mettere l'universo al tuo centro, 

accettando l'istante del tuo essere. 

Cerca la sicurezza all'interno di te, piuttosto che in altri. 

Sappi che anche la più grande ricchezza mondana, 

e l'accumulazione di cose materiali, è di poco valore, 

comparato con gli incalcolabili tesori di maggior valore, 

che sono l’amore, la pace e la libertà di crescere. 

Sii sempre così, e che la tua vita possa essere un eterno fiorire. 

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IL TEMPO DELLA FIORITURA 

            Estratti da: SUITEKI: ROSENTHAL: WISBEY - English BOMPU ZEN: 1975 

 

10) Dal seme crescono i germogli, e poi la gemma appare, un nodo stretto ma sicuro, che offre la sua propria protezione. Ma la gemma non rimane una gemma per sempre, perche appena la pianta matura, la gemma comincia a lottare per liberarsi, e con un potente sforzo, violentemente si apre per divenire un fiore. 

 

12) Dal neonato dovrebbe crescere il bambino, nell'ambiente sicuro che i suoi genitori gli procurano. Ed il bambino dovrebbe diventare l'adolescente che, tramite la maturazione, si sviluppa nell’adulto auto-realizzato, sano e sicuro nella conoscenza di sé e del suo proprio essere. 

 

14) Sarebbe davvero meraviglioso se noi vivessimo in una società in cui l'infanzia e l'adolescenza fossero accettate come il tempo in cui la gemma appare e, con la tremenda forza di cui dovrebbe essere dotata la gioventù, comincia a fiorire nel fiore dell’essere-sé. 

 

16) Che grande gioia sarebbe se, nel processo di maturazione, noi divenissimo aperti per ricevere l’esperienza, proprio come il fiore che fiorisce riceve la rugiada dell'estate, e diventassimo liberi di accettare noi stessi per quello che siamo, che è il diritto di nascita di ogni essere, proprio come la vita che offre il calore del sole è il diritto di tutte le cose che crescono. 

 

18) La società in cui viviamo non può permetterci una completa e totale libertà. In effetti, la stessa natura dell’uomo proibisce che una tale società possa mai esistere. Ma questo non significa che noi non possiamo fiorire come fa un fiore. Per divenire completamente vivi, vivere pienamente la nostra vita, completarci nel nostro essere-sé, noi dovremmo accettare come un dono ogni momento della vita. 

 

20) Noi dovremmo usare la vita per lo scopo cui essa era intesa, cioè per vivere. Se noi scegliamo di usarla per quello scopo, l'intera vita diviene il tempo di fioritura. 

 

24) Uno dei maggiori inibitori della fioritura umana è probabilmente la vita stessa, perché nel vivere pienamente la nostra vita, siamo costretti ad accettare che molto di ciò che noi sperimenteremo non può essere descritto (in termini della nostra individualità) come bello o divertente. A causa di questo, noi potremmo erigere barriere ogni volta che si producono esperienze. 

 

26) Una delle esperienze che qualche volta noi ci neghiamo è l’esperienza dell’amore. Questo rifiuto può facilmente essere il risultato della nostra paura di dover fallire, perché possiamo temere che diventando degni di amare, noi otterremmo l’amore, e poi potremmo divenire indegni di esso, e così lo perdiamo. 

 

28) La paura di perdere l’amore è causata dal fatto che noi viviamo in una società che dà valore a ciò che chiamiamo 'successo', e condanna ciò che chiamiamo 'fallimento'. Eppure, il successo si può solo generare a spese di quelli che sono descritti come falliti. Dobbiamo imparare a vivere senza questa paura del fallimento, e così permettere a noi stessi di vivere nel nostro umano diritto..... di vivere. 

 

30) Se erigiamo barriere al dare e ricevere amore, noi possiamo, nella nostra follia, impedire sia a noi che a quelli che ci amano, di poter fiorire nel vero essere. 

 

32) Noi tutti dobbiamo guardare all’interno di noi-stessi, e così trovare il coraggio per liberarci da quei concetti su di noi, che ci hanno costretto a predeterminare quello che noi siamo, quello che noi dovremmo essere, o quello che noi dovremmo rimanere. 

 

34) Noi dovremmo realizzare che non c'è limite al potenziale umano, anziché sentire quei limiti che noi stessi stabiliamo, o permettere che altri ne sorgano in nostro nome. 

 

36) Quando possiamo accettare che non ci sono limiti al nostro potenziale,allora possiamo cominciare a trovare quell'energia che cambia l'intero uomo; perché proprio come la condivisione dei petali che formano la gemma permette a quella gemma di fiorire nel fiore, e così cambiare la faccia della terra, così il fiorire di un individuo in un essere auto-realizzato, cambierà la faccia dell’umanità. 

 

40) I fiori e gli alberi utilizzanno sole e pioggia per aiutare la loro fioritura. Come esseri umani, noi dovremmo avere l’amore per aiutare noi stessi a crescere nell’essere-sé. 

 

42) Quando viviamo nel vero essere, l’essere-sé, noi otteniamo la capacità di amare, perché l’amore ha molte forme. Noi possiamo ottenere la capacità di cambiare la forma delle cose con le nostre mani, e così cambiare la funzione di quelle cose. Questo può essere un atto di amore. 

 

44) Noi possiamo ottenere la capacità, con l'uso della mente e delle nostre mani, di produrre cose che hanno bellezza, e la cui bellezza può essere condivisa da coloro che sono aperti per accettarla.  La creazione di una tale cosa come la bellezza, è un atto di amore. L'accettazione della bellezza, in una cosa che un essere vivente ha creato, è anch’essa un atto di amore. 

 

46) Quando abbiamo il vero essere, l’essere-sé, in ciò che viviamo, allora noi possiamo imparare ad amare i nostri simili. Quando potremo vedere le nostre stesse imperfezioni così prontamente come possiamo vedere le imperfezioni altrui, e quando potremo permettere agli altri di ignorare le loro imperfezioni così prontamente come noi ignoriamo le nostre, allora si potrà dire che noi amiamo i nostri simili. 

 

48) Quando potremo accettare gli altri per quello che sono, piuttosto che tentare di cambiarli in ciò che noi vorremmo che fossero, o anche desiderare che essi siano qualcosa d’altro rispetto a ciò che essi sono, allora proprio così noi compiremo un atto di amore. 

 

50) Quando abbiamo il vero essere, l’essere-sé, invece dell’ 'io', allora abbiamo la capacità di divenire uno con i nostri simili. Questo noi lo possiamo realizzare solamente cessando di considerarci come il soggetto primario, ed i nostri simili soltanto come oggetti che noi possiamo manipolare. Questo fatto,  

l'atto di trattare gli altri come noi ci auguriamo di essere trattati, questo atto è un atto di amore. 

 

52) C'è l'amore tra fratelli e sorelle. Questa forma di amore può svilupparsi e crescere là dove saggi genitori non usano uno dei loro discendenti come un pungolo per spronare l'altro. Trattando il nostro discendente come uguale, è un atto di amore. 

 

54) Come genitori, se possiamo vedere che i nostri discendenti non sono 'meri oggetti', e nemmeno 'soggetti' come siamo noi, allora possiamo cessare di manipolarli. Così, noi permettiamo al bambino di diventare adolescente, e all'adolescente di diventare adulto, con il beneficio reciproco di tutti. 

 

56) Nell’amore come genitori, noi dovremmo mettere lo sviluppo dei nostri figli prima dei nostri stessi desideri, ed anche prima del nostro stesso auto-inganno. Quando, come genitori, noi diamo ai nostri figli gli stessi diritti come diamo a noi stessi, così da non impedire il loro sviluppo, allora i nostri figli possono crescere e diventare adulti, sicuri nel loro stesso essere-sé, come risultato del nostro atto di amore. 

 

60) Anche se tutti gli atti di amore fossero trascendenti in se stessi, la maggior parte di essi non sono  

che forme minori del supremo atto di amore, che è quindi il più grande atto trascendente, l'atto di condividere l’amore. Solo quando abbiamo il vero essere, l’essere-sé, e quindi non più il bisogno dell’ 'io', allora siamo pronti a condividere questo supremo atto di amore, perché, nel condividere l’amore con quella che è la nostra controparte, ed aiutandola così a divenire completa, noi stessi possiamo divenire più completi. 

 

62) Nell'atto di condividere amore, tutte le altre forme di amore sono manifestate. Ciascuno di noi accetta che l'altro abbia gli stessi diritti che abbiamo noi. 

 

64) Nell'atto di condividere amore, noi non siamo gelosi dei conseguimenti o realizzazioni dell'altro, ma siamo felici e li condividiamo come i nostri stessi ottenimenti, perché essi sono i frutti del nostro amore. 

 

66) Nell'atto di condividere amore, noi non cerchiamo le imperfezioni dell'altro, ma ci accettiamo l'un l'altro per quello che siamo, nella nostra totalità. Noi guardiamo alle nostre proprie imperfezioni, e ci chiediamo l’un l'altro di aiutarci a superare quelle imperfezioni; e così ci aiutiamo vicendevolmente a crescere l'un l'altro. Ognuno di noi cessa di considerare la propria individualità, e così potrà ridurre le proprie necessità subordinandole alle necessità dell'altro. 

 

68) Nel supremo atto trascendente di condividere amore, sono anche inclusi tutti gli altri trascendenti atti. In tale atto, come condividere amore, noi possiamo cambiare la nostra funzione da quella di soddisfare le nostre necessità a quella di soddisfare le necessità della nostra controparte, questo è un atto trascendente. 

 

70) In un tale atto come condividere amore, noi possiamo usare i nostri corpi per creare una bellezza che entrambi possiamo condividere, e così divenire una parte, e questo è un atto trascendente. 

 

72) In un tale atto come condividere amore, noi cessiamo di considerarci come il soggetto primario, e così possiamo divenire uno con l'altro condivisori del nostro amore, e questo è un atto trascendente. 

 

74) Nell'atto di dare amore, non c'è nessun concetto di chi e che cosa siamo, di ciò che vorremmo essere, o di ciò che noi dovremmo rimanere, perché solamente nell'atto di dare amore, noi possiamo ricevere e quindi condividere amore. 

 

76) Nell'atto di condividere amore, non c'è nessun soggetto e nessun oggetto, perché entrambi sono l’uno. Questa unione dei due è un atto trascendente. 

 

78) Quando noi diamo e riceviamo amore, nel più grande atto trascendente fra tutti, allora ciascuno di noi (che siamo uno) e l'universo (che è l’uno) si riuniscono per divenire l’Assoluto. 

Dopodiché, non c'è più neanche l’uno, perché noi siamo parte di esso, ed esso è parte di noi, tutto qui ed ora. Così, noi diventiamo liberi di dare e ricevere ciò che solo il vero amore può offrire, vale a dire la Pace e l’Estasi, e la libertà di crescere. 

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This file is the work of Stan Rosenthal. It has been placed here, with his kind permission, by Bill Fear. The author has asked that no hard copies, ie. paper copies, are made.