ASSOCIAZIONE SPIRITUALE

PER LA MEDITAZIONE CHAN e ZEN

Sessioni di Meditazione= ogni Lunedì e Mercoledì (feriali)

 

TESTIMONIANZE di MEDITANTI CHAN…

 

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RICORDO di CRISTINA

 

Il giorno 7 GIUGNO 2005 è stato il decennale della scomparsa della cara CRISTINA MARTIRE, dolcissima praticante che, a causa di una malattia incurabile, decise di non indugiare oltre per andare a verificare cosa ci fosse dall’altra parte. Infatti, dopo un lungo percorso spirituale unito a profondi interessi nel campo dell’arte pittorica e del restauro, a soli 40 anni e dimostrandone anche di meno, i Bodhisattva del Cielo l’hanno chiamata a far loro compagnia. Chiunque l’abbia conosciuta sa quanto essa fosse dolce e buona e quanto si dette da fare per il Dharma Buddhista, qui a Roma. E’ stato anche per merito suo che Aliberth, a quel tempo suo compagno, si interessò con più decisione alla traduzione di testi di Dharma in quanto, avendone lei tradotti alcuni, ne lasciò altri incompiuti, e questo fu la causa dell’avvio di questa impresa da parte di chi, oggi, le dedica anche tutta la sua attività spirituale, per il benessere di tutti gli esseri senzienti, viventi in questo momento, o che lo siano stati in passato o lo saranno in futuro. Grazie ancora, Cristina, aiutaci a mantenere la devozione per il Dharma, intercedendo presso i Buddha e i Bodhisattva, con cui sei in stretto contatto. A tal riguardo, affinché la si possa ricordare con il dovuto valore che essa meritava, presentiamo qui alcune sue poesie, scritte in vari periodi della sua breve vita…JJJ

 

Tre Poesie inedite di Cristina Martire      

(nel decennale della sua scomparsa)

I LIMITI del LINGUAGGIO e della MEMORIA

 

Vorrei scrivere della pazzia,

del sentimento e del sogno.

Vorrei scrivere uno per uno i pensieri

e descrivere le immagini della mente.

Vorrei scrivere la musica

come la sento, momento per momento,

nel ritmo, nella melodia,

vorrei scrivere l’armonia.

 
LE PAROLE

 

Il proposito delle parole

è di trasmettere le idee.

Quando le idee sono comprese,

le parole si dimenticano.

Dove posso incontrare un uomo

che abbia dimenticato le parole?

Con quello mi piacerebbe parlare.

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PRIMA e DOPO

 

Prima…,

un sonoro rumore esteriore.

Poi, tutt’ad un tratto,

il silenzio della notte interiore.

 

 

Vorrei scrivere del profumo dell’erba,

vorrei scrivere la vita di un fiore,

il senso di un uccello,

la magìa di una pietra.

Vorrei scrivere i colori, le forme, gli spazi,

le sensazioni di ascesa e discesa,

di volo, di caduta, di stasi,

le metamorfosi, le vibrazioni,

gli oscuramenti e i ritrovamenti.

 

Vorrei scrivere sul mio Dio,

le mie preghiere, la fede,

le avventure dell’anima,

le ali degli angeli.

Vorrei scrivere la paura dell’acqua,

vorrei scrivere tutto quello che so,

i momenti eterni, infiniti.

Vorrei non aver dimenticato nulla,

del tutto che io sono!

 

(Roma, n.16-10-1954 /+ 07-06-1995)

 

 

 

 

 

 

Dal sito www.superzeko.net, gentilmente abbiamo estratto altre poesie di Cristina Martire  (IL RICHIAMO DELL'INVISIBILE)

 


Sommario:  I Maestri della vita – Il sogno – Sogni infiniti  – Chi sono? – L'amore – Contatto 


 

I Maestri della vita

 

I Maestri della vita ci insegnano

a camminare sul filo

e camminando sul filo imparano

a non perdere l’equilibrio.

I Maestri della vita ci insegnano

a costruire la sfera

e sospesi nel centro imparano

a rotolare nel nulla.

 

* * *

Il sogno

 

Se è un sogno,

ti risveglierai.

Se non lo è,

continuerai a sognare.

 

* * *

Sogni infiniti

 

Nel buio dei miei sogni ti ho guardato,

con la luce dei miei infiniti occhi ti ho visto.

Il sole illuminava la tua cima,

la luna delineava i tuoi contorni.

La notte occultava la tua forma,

rendendo nero e oscuro il tuo colore.

 

* * *

Chi sono?

 

Mettendo pietra su pietra,

ho scorto le fondamenta del tempio.

Arrampicandomi ramo su ramo,

sono giunta alle radici dell’albero.

In questo luogo i fiori non profumano,

io stessa sono il fiore del nulla,

Oh, come vorrei aver dimenticato

tutto ciò che invece sono!

 

* * *

 

L'amore

 

L’amore è una fresca rosa

che non devi far appassire.

Ma se anche la fai morire,

prima o poi rinascerà.

L’amore è un bianco uccello

che non devi far fuggire.

Ma se anche lo fai volare,

prima o poi ritornerà.

L’amore prima mi sorride,

ma poi nasconde il volto.

A me mostra ciò che dona,

a te ciò che ha tolto.

L’amore mi apre il cuore,

ma poi mi copre il volto.

In te mostra ciò che dona,

e in me ciò che ha tolto.

 

Contatto

 

Come le orbite di due pianeti estranei

le nostre vite si sono incontrate.

Come duemila anni fa

ci siamo riconosciuti e guardati,

ci siamo annusati e, trasportati

da antichissimi ricordi, alla fine

ci siamo toccati.

E nella vibrazione di un momento,

stiamo qui a raccontarci

le esperienze di duemila anni.

Per un attimo, il nostro respiro coincide.

Poi, richiamati verso il Centro

da una forza troppo grande,

rimarremo lì a guardare

le nostre luci che scompaiono.

 

 


Cristina Martire nacque a Roma il 16/10/1954 e vi morì a quarant'anni il 7/6/1995, dopo essersi a lungo dedicata alla meditazione in ambito buddhista. Questi suoi versi, magari non tutti perfetti ma sempre di grande intensità, mi sono stati segnalati da Mario Thanavaro e  inviati da Alberto Mengoni, che vivamente ringrazio.                                                      

 

Dario Chioli – www.superzeko.net