Centro Ch'an Nirvana
Testimonianze

 

La SOKA GAKKAI, Buona o cattiva?
Tratto da interventi su Facebook
 

 
 

AAA:- Il buddhismo di Nichiren conta 8 maggiori scuole formate da otre 40 sette o scuole più piccole... il tutto per un 50 milioni di fedeli circa o forse piu'.... 750 anni di storia. Nichiren non voleva fondare nessuna scuola, lo dice chiaro e tondo nei gosho, d’altronde dovette farlo per motivi legali, anche se i suoi meriti e riconoscimenti sono stati decretati dopo la sua morte e lui ed i suoi seguaci han praticato come dei banditi eretici per tutta la vita... La scuola Tendai era irriformabile, non scordiamoci per chi non lo sa' che Nichiren è santo protettore della nazione in Giappone, e che è insignito di vari nomi, quali grande bodhisattva, mahasattva ed altri termini importanti...

La teoria del buddha Nichiren è venuta fuori dopo 200 anni circa dalla sua morte, ed è stata promulgata ed abbracciata soltanto dalla Nichiren Shoshu ed il lignaggio corrispondente. Per secoli questa loro pretesa di essere riconosciuti l'unica vera scuola Nichiren nonché la piu' piccola, ha diviso l'unione, chiamata la cosidetta "fratellanza Nichiren" che è sempre esistita tra le scuole di questo buddhismo.... Si potrebbe continuare per ore esaminando la storia di ogni scuola, le cui piu' importanti contano milioni e milioni di fedeli: Nichiren shu, Rissho kosei-kai, Reiyukai, Honmon butsu, Riu shu, Sgi, Kempon hokke e le altre scuole che si rifanno all insegnamento così chiamato "fuju fuse".....

Nichiren non ha lasciato indicazioni precise, anche se ogni scuola si professa giusta o migliore delle altre. Le piccole o grandi differenze esistenti tra le scuole derivano in gran parte da questo.... ed i 5 preti anziani non furono, ne sono dei traditori, come certe dottrine insegnano. Questa è una bestemmia ed una falsita'... tuttaltro... anzi, è merito loro se si diffuse in tutto il Giappone.... ma il discorso è davvero troppo lungo da far qui.... un bel viaggio...

RRR:-Scusate se mi permetto un piccolo approfondimento e chiarimento, per tutti quelli che non praticano il sentiero del Sutra del Loto e non fanno parte della Soka Gakkai;... Io seguo ciò che mi dice Sensei e prendo per me la saggezza della filosofia buddhista. Io non pratico il buddhismo per avere beni materiali, ma...per essere felice e sereno nella mia vita... Provare per credere. Se poi c'è qualcuno (come in tutte le filosofie mondiali, nessuna esclusa...) che ci marcia sopra per arricchirsi...affari suoi..si crea karma negativo per se stesso...Nam myoho renge kyo.

VVV: Noi studiamo il buddhismo di tutte le principali tradizioni, buddhismo Theravada, Mahayana, Tantrico, Tibetano, Vajrayana, Mahayana zen/chan/soen/lam-te, ed il rinnovato Thiep-hien (quello di Thich Nhat Hanh). Sembra che la Soka-Gakkai non faccia parte del buddhismo di tutte queste tradizioni... E allora, come mai anche essi si dichiarano buddhisti, se non sono riconosciuti da tutte le tradizioni buddhiste mondiali? né mahayana né hinahaina... Un motivo ci deve essere.. Quale sarà secondo voi?....

Il motivo è presto detto: la Soka non segue i riti della tradizione buddhista... ma segue riti di tradizioni giapponesi mescolate a superstizioni monoteiste occidentali... un bel miscuglio di leggi mistiche e la frittata dei 300 mondi in un solo istante.. i dieci stati.. della umana passione...

ZZZ: Che palle… soka sì, soka no....ma perché non pensiamo alla felicità nostra e degli altri? Io sono un membro soka e ne sono felice, e non vado a rompere le balle a quelli che praticano un altro credo! CHE POCO RISPETTO!!!!

SSS: Se dovessimo studiare il buddhismo nella sua forma più pura e originale, forse dovremmo andare in Nepal (dove esso è rimasto in assoluto il meno "inquinato" dalla occidentalità). Ma anche lì troveremmo il precipitato di elementi spuri che si sono aggiunti dopo, poiché le cose cambiano nel tempo (nel bene o nel male, lo decidiamo noi). Quello che non capisco è il bisogno di ampliare il più possibile l'orizzonte culturale delle persone del gruppo, dando per scontato la credenza di avere di fronte persone ignoranti, ma che però non conosci affatto. Faccio notare ai vari denigratori che se dovessimo andare all'origine della religione buddhista, la più antica e la madre di tutte le altre a livello storico (questo è assodato), non riusciremmo nemmeno a cogliere un millesimo di ciò che essa significa per due motivi di base, che costituiscono due veri ostacoli insormontabili. Il primo: la vera conoscenza veicolata dal buddhismo storico è sconosciuta ai più, in quanto gelosamente mantenuta segreta da una manciata, seppur consistente, di adepti che tengono a mantenere il segreto su una pratica che è veramente miracolosa, me che usata impropriamente verrebbe dissacrata e creerebbe notevoli problemi. In secondo luogo, apparteniamo ad una cultura così diversa da quella orientale che è davvero difficile coglierne i significati più profondi. Per fare un esempio: mentre la nostra lingua è molto adatta a descrivere la materialità del mondo poiché noi occidentali abitiamo un mondo materialista, la lingua che veicola i significati più puri del buddhismo, il Sanscrito, utilizza una varietà incredibile di termini per significare e descrivere esperienze psicologiche di illuminazione, estasi spirituale e ogni livello di raggiungimento degli stessi. Ora, quelli che a noi sembrano tutti sinonimi nella lingua Sanscrita sono in realtà sottili differenze che narrano di un mondo fatto di esperienza spirituale prima che materiale. Questa differenza culturale, non ci permette di cogliere il vero significato del buddhismo, poiché partiamo svantaggiati proprio dall'inizio, come se avessimo un handicap di comunicazione. Detto ciò, mi sembra inutile cercare in ogni dove un sapere così vasto all'interno del quale ci perderemmo. Non è forse meglio fermarsi umilmente dove siamo e praticare ciò che possiamo cogliere con la nostra lingua, la nostra intelligenza e soprattutto, il nostro cuore?

Io ho scelto questa via, sto bene e questo è quello che conta. Un abbraccio :-)


 

Commento di Aliberth: Apprezzo molto ciò che ha scritto l’ultimo interlocutore, soprattutto perché lo ha fatto con vera proprietà di linguaggio e non con il linguaggio scurrile e volgare del sistema mondano (come purtroppo altri fanno). Già questo implica una mente emancipata, dunque rettificata e purificata, che è poi il vero scopo del Dharma buddhista. Da questa purificazione, emerge poi una coscienza più consapevole di "né, che grazie anche alle nuove infusioni di conoscenza, auto ed etero, porta alla vera felicità ed alla vera saggezza... complimenti  - Personalmente, devo dire che in quelle scuole buddhiste ufficiali di cui sopra, ci sono purtroppo molti che non rispettano affatto il vero obiettivo del Dharma buddhista, che è appunto l'amore, unito alla compassione, la comprensione e la libertà per chiunque di svolgere la propria vita in base al suo livello di comprensione e coscienza. Anzi, anche lì ci sono molti che pensano solo alla propria gratificazione e ad avere quanti più praticanti al fine di poter creare grosse strutture in cui, oltre a voler propagare il buddhismo - cosa certamente nobile e buona - non si insegna però la tolleranza e la paziente sopportazione della realtà fenomenica, che è appunto il 'vivi e lascia vivere', ma ci si butta in guerre di religione che fanno male a tutti, a chi le lancia ed a chi le riceve, perché poi ci si sente in dovere di replicare e quindi, continuando all’infinito, così non si avrà mai vera pace.

Comunque, per chi volesse leggere ciò che è stato scritto in un nostro precedente articolo sull’argomento, vedasi sul nostro sito: http://www.superzeko.net/dharma_di_aliberth_da_rivedere/testimonianzealtrefonti54.htm