Testimonianze

 

Una scatola piena di… niente!
Di Noemi
 

 
 
Due realizzazioni diverse di Tao, inavvertitamente visibili, manifestazione terrena del Reale di un reale accessibile a tutti... realizzato. Così io vi vedo. Questo è il Tao.

Ho letto appena l'articolo di conversazione tra te, altri esseri e quel ragazzo di nome William di cui ho tanto sentito parlare in questo periodo... (L’Ultimo Articolo, - negli Articoli di Aliberth, http://www.superzeko.net/dharma_di_aliberth_da_rivedere/articolialiberthnirvananews75.htm
– n.d.r)
Mi sono ritrovata tanto nelle tue parole, quanto in quelle di William, perché credo che quando si intraprende realmente la strada del Dharma, in coincidenza si scoprono insieme moltissime dinamiche prima mai viste o comprese che innescano desideri di libertà quanto sensi di colpa...
Ed è difficile tenere l'ago della bilancia tra quello che il nostro giudizio ancora vorrebbe qualificare come bene/male, giusto/sbagliato, vero/falso e così via e quello che invece non è affatto giudicabile...
Credo non esistano limitazioni a queste speculazioni intellettuali di cui la MENTE in realtà non si cura affatto, insomma o sei fulminato o non sei fulminato, e ognuno dentro di se lo sa...

Ieri sera durante l'incontro, quando leggevi l'articolo in merito a quel maestro che durante una conversazione di 40 minuti aveva affermato di ‘non aver detto neanche una Parola’ mi è venuto da sorridere... Ne ho sperimentato la verità, e ho pensato anche che il non aver detto (apparentemente) nemmeno una parola potrebbe dipendere tanto dal Maestro quanto dai suoi allievi.
Nel niente, un Saggio è in grado di vivere il nulla e renderlo accessibile a chiunque sia realmente pron
to. Non è una concettualizzazione è una delle infinite possibilità del Reale.
Dicono che un buddha si riconosce anche dal fatto che (privo di qualsiasi innaturalezza e sovrastruttura sociale) è libero di grattarsi le chiappe in completa libertà.... Ma quanti sensi di colpa prima di trarne la gioia ed il sollievo che un atto simile reca al corpo, allo spirito e alla mente... si perché poi anche la Mente diviene un'illusione se non la si visualizza.
Sopra le nuvole il cielo è sempre azzurro per me è come
dire che siamo già nel regno dei cieli, sarebbe come dire in accordo con il Chan, che non c'è niente da visualizzare.
Quando deciderò di andare via non sarà per cominciare in altri centri...ma soltanto per essere...
Come diresti tu: AliberthAliberthAliberthAliberthAliberth….
(e cioè: LibertàLibertàLibertàLibertàLibertà….- ndr)
Avrei bisogno di trovare il mio spazio nel mondo, e ieri volevo proprio dirti che forse, ho meritato un contratto di lavoro, là dove sto... Può non significare niente, eppure per me significa tutto...
Poi, pian piano gli studi proseguono...
C'è un'altra cosa che mi torna in mente della meditazione di ieri, ma non ricordo bene.... Raccontavi, di un episodio in cui un incontro reale risolve nella mente qualsiasi pensiero precostituito rendendo chiara ogni visione... E troppo tardi per riprendere il discorso e chiederti spiegazioni?
Ah dimenticavo, la frase di Ch'ing-Yuan delle acque e delle montagne, l'ho prelevata in un sito in cui ho trovato un racconto al quale aderisco e forse chissà, potrebbe essere una buona lettura anche per William…