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LO SPECCHIO FATATO

Dario Chioli

   

Non c'è nulla che non si possa fare, purché si sia radicati in Dio, da lui traendo la certezza del potere.

Da tale certezza deriva infatti il compimento, sincronicamente, cioè in sintonia con Dio.

Cuius voluntas mundum gubernat.

Si tratta di conoscere il reale per, in tal modo cioè mediante questa stessa conoscenza, compierlo.

Logos deducitur de actu et per Logon actus fit.

Il pensiero è carico, peso, pensum, cioè fatto concreto.

Scire archeum hominis ut homo sit.

Ma conoscere per, scire ut, è un paradosso. Non si conosce per, si conosce in. Dentro e non fuori, in e non per. Nel centro dell'oceano la preziosa perla, nel centro del cuore il dolce amore, nell'anima del conoscitore la lucente sapienza.

Per animam mundi Logos deducit a se creaturam.

Per speculum, idest per animam mundi, in aenigmate sua cuique sapientia.

L'enigma è nell'unità armoniosa di Logos e creatura, ed è risolto per ognuno che penetri di là dal mondo dello specchio, sia creando sia conoscendo. Poiché come Dio crea così l'uomo conosce, e il conoscere senza specchio altro non è che creare.

L'enigma è dunque il mondo, lo specchio è la strada dell'esperienza e del conoscere progressivo che prelude e induce al conoscere senza specchio.

Dunque lo specchio è anche la strada del creare e del concretarsi dell'atto divino.

Senza lo specchio che sdoppia e in tal modo crea la nozione di uno, non c'è enigma.

Ma non essendoci né due né uno, senza specchio non c'è neppure la soluzione dell'enigma.

È infatti necessario leggere la natura di Dio attraverso lo specchio, e attraverso noi stessi - specchio, imago Dei - entrar nell'enigma, fatti noi stessi enigma, Teofani, Angeli della Faccia.

La soluzione dell'enigma precipita la Sfinge nell'abisso della Bestia, e il venire di questa è connesso a quella, è esso stesso l'enigma che cela lo Spirito.

Soluta creatio facta est sicut Dea.

Il discioglitore cantando tocca e porta i cieli sulla terra ed infrange in tal modo lo specchio. La Più bella del reame è causa dell'infrangersi dello specchio che la rivela.

La regina Sfinge non può sopportare tale rivelazione e rompe ella stessa lo specchio. In tal modo Biancaneve, superando le angustie derivanti dal mondo dello specchio, raggiungerà il Principe Azzurro. E proprio in virtù dello specchio.

Per speculum in aenigmate sua cuique anima.

Cadere per salire: quod ab omnibus, quod ubique, quod semper. Solve et coagula. Disfai e fai. Sii cieco e vedrai.

Sii debole e vincerai. Il forte, invece, proprio da sotto l'apice della potenza, cadrà vorticosamente in basso.

Così pure un veggente imperfetto, disgustato dalle visioni del mondo dello specchio, chiuderà gli occhi dello spirito o si perderà nel vento, mirando illusioni e vacuità.

Forti e veggenti morranno, deboli e ciechi vivranno. L'albero grande sarà stroncato nella tempesta mentre la canna, curva sino in terra, volgerà di nuovo la sua vita al cielo. Erbe produrranno nuove erbe, mentre rocce spezzate dal terremoto mai più si ricomporranno.

Per speculum naturae in aenigmate divinae veritatis.

Dio è infatti il più debole. I suoi forti nemici si stancheranno e Lui prevarrà, poiché in Lui è la radice di tutto.

Egli è colui che esaurisce gli esaurimenti, che stronca gli stroncamenti, che asseta le seti, distrugge le distruzioni.

Allo stesso modo conosce la conoscenza, e per tal via l'uomo fatto conoscenza, oltre lo specchio, sarà in eterno, come intrinseco alla natura del conoscitore.

Ma non può addivenire a tale identità di conoscenza se non colui la cui immagine è stata mostrata nello specchio, la cui esperienza è passata per l'illusione, la cui mente ha dormito a lungo nascosta nel bosco fatato.

   

[3.2.1980]

   

 

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