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Dario Chioli

LA CITTÀ PERDUTA

Poesie fino ai quattordici anni


 
 

Sommario

1968 1970 1971

Mare del naufragio

L’albero

L’amore che vorresti
 

Canta assieme a me

La città perduta


 1969

Trentasei pietre levigate e lucide

 

Quella grande strada diritta

Il sogno

 

L’arcobaleno

Ti aspetto

 
 

Cose da nulla

 

    

   
 

Mare del naufragio

Vedo un mare di fuoco:
mare che inghiotte,
mare che ispira paura,
mare della tenebrosa Atlantide,
mare del naufragio,
mare ignoto.

1968

   

   

Quella grande strada diritta

Quella grande strada diritta
che conduce dietro i monti,
ad oriente,
dove l'occhio dell'uomo
abbandona il suo pianto,
quella grande strada diritta
viva per me, viva per te,
di impervia visione,
laggiù nel deserto è bellezza,
è bellezza e miraggio.
La sua terra risuona di mille armonie
ed io incontro le corro
e la strada, pur veloce fuggendo,
il miraggio di un poco avvicina.

1969

   

   

L'arcobaleno
 

Scendevo sull'arcobaleno
eppure m'innalzavo.
L'arcobaleno pregavo
che al cielo mi sollevasse
e sulle nubi mi posasse,
dov'è vita e non morte
e dov'era l'altro io
che mi chiedeva amore per la mia salvezza.

1969

   

   

L'albero

Giungendo nel cielo rovente del sole
vidi che nell'uomo era un albero
e nell'albero Dio.
Molteplice Unico,
chi da lui si staccava
la morte cercava,
ché la vita è soltanto
quest'albero immortale,
essenza pura,
eterno rifugio
dentro il rogo equivoco del mondo.

14.I.1970

   

   

Canta assieme a me

Canta assieme a me
le musiche della tua vita.
Lascia ogni impegno e canta
per la vita che hai.
Non dare retta a coloro
che ti gridano "Fermati!"
Tu canta e vivi,
una volta nella tua vita.

15.VI.1970

   

   

Trentasei pietre levigate e lucide

Trentasei pietre levigate e lucide
come mosaici disposte
nelle mie mani chiuse.
 
Io cado per terra
e si sparpagliano qua e là.
 
E il mare ne porta via una,
mentre già la tenevo ben stretta.

24.VII.1970

   

   

Il sogno

Discorrere con Lui
di ciò che non è né mai sarà.
Questo è il sogno
che ogni notte mi ama.

5.VIII.1970

   

   

Ti aspetto

Non volare su per i cieli azzurri:
io qui in terra ti aspetto.
Non fuggire oltre i cieli della moltitudine:
come potrei non vederti?

5.X.1970

   

   

Cose da nulla

C'è ancora una foglia
attaccata ai rami di quell'albero
assalito dall'inverno.
E quella foglia ora ride,
in un batuffolo di neve, soffice
come il cuore di chi s'accorge
di simili cose, cose da nulla...

29.XII.1970

   

   

L'amore che vorresti

L'amore che vorresti
non lo puoi cercare.
Lo trovi soltanto così,
per caso,
svoltando l'angolo
d'una via affollata.

8.I.1971

   

   

La città perduta

Inverno dentro di me,
spoglio desiderio di non far nulla.
Coricarmi lontano nella pianura
e parlare con la città perduta,
come di nave che s'allontana
e al molo gente la saluta.

17.I.1971

   

    

   

 

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