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Patrizia Rosini

TRE SOGNI PREMONITORI

   

   

L'aereo caduto

  

Era da poco morto mio nonno ed una notte feci un incubo, vidi un aereo caduto in un prato, tutto era silenzioso e, come in un film ad effetti speciali, sullo sfondo in trasparenza alla scena, c'era il volto di mio nonno Emilio. 

Lui mi portò (non so perché mi viene di usare questo termine) a camminare in mezzo alle macerie ed ai corpi... 

Erano tutti bambini! 

E mentre cercavo di mettere i piedi in un punto dove fosse possibile camminarci, pensavo a come mai non ci fossero adulti, un aereo porta tutti, casomai avrei dovuto vedere il contrario, e mi ripetevo mentalmente: Perché solo bambini? 

Poi non ricordo nulla, se non di essermi svegliata angosciata e spaventata.

I giorni passarono ed io sentii alla televisione che c'era stato un incidente, un aereo si era andato a schiantare proprio sopra una scuola.

Non ho voluto sapere altro, tanto mi sono sentita male al pensiero che ciò che avevo visto era tristemente accaduto. Sono anni che mi chiedo come è possibile questo? Il futuro è già determinato? E perché mio nonno voleva che io sapessi?

   

   

L'annuncio della maternità di mia sorella

   

Una notte di circa dieci anni fa ebbi il seguente sogno.

Mi trovavo in un posto sconosciuto e vedevo chiaramente delle persone che non conoscevo, e che sedute in circolo stavano guardando delle foto.

L'epoca in cui mi trovavo non era quella attuale, lo capii dai vestiti "primi novecento" che indossavano le persone presenti. 

Una in particolare mi colpì: era un signore di mezz'età, che era vestito da soldato della prima guerra mondiale, aveva i capelli rossi ed una corporatura massiccia. 

Si girò verso di me e, senza dire nulla, mi porse la fotografia che aveva in mano: ancora ricordo benissimo il viale alberato e la figura di mio nonno giovanissimo che teneva per mano mia madre bambina e mio zio, il fratello della mamma.

Come per magia la foto prese vita e divenne come un piccolo televisore attraverso il quale vedevo la scena in movimento, i bambini giocavano e mio nonno mi guardava; poi mi risvegliai.

Ebbi immediatamente la sensazione che il nonno volesse dirmi che sarebbe arrivato un bambino in famiglia.

All'epoca del sogno solo mia sorella Tiziana era sposata ed effettivamente attendeva la mia nipotina Noemi, ma al momento del sogno non ero a conoscenza della gravidanza di mia sorella, solo mia madre sapeva.

Fui io che telefonando a mia madre le dissi: «Ma come, Tiziana è incinta e non me lo dite?» e così le raccontai il sogno e venni a sapere che il signore che mi aveva mostrato la foto del nonno altri non era che il mio bisnonno (da me mai conosciuto) che aveva i capelli rossi, aveva fatto la prima guerra mondiale e la cui corporatura corrispondeva esattamente a quella che io avevo visto!

A distanza di tanto tempo dal sogno è comunque rimasto vivo il ricordo di quella bellissima sensazione di "magia" che provai vedendo scene di un'epoca lontana ma evidentemente a me egualmente vicinissima.

   

   

L'ultimo saluto

   

Qualche anno fa, mentre salivo in ascensore nel palazzo dove risiede mia madre, incontrai un amico delle mie sorelle che viveva proprio al piano di sopra. Il suo nome era Fabrizio.

Quel giorno notai i suoi capelli lunghi, neri e lucidi tanto che glielo feci notare, e lui mi disse che proprio mia sorella Cinzia (all'epoca pensava di fare la parrucchiera) glieli aveva acconciati. Ci salutammo e lui proseguì il suo viaggio in ascensore, e fu l'ultima volta che lo vidi vivo.

La notte seguente l'incontro feci un sogno che mi lasciò sconcertata.

Ero in una stanza quadrata e grigia. Di fronte a me c'era un bel ragazzo biondo ma serio e poi, di spalle a me era seduto un altro giovane. Non ebbi dubbi sul giovane di cui non potevo guardare il viso, perché era Fabrizio, aveva gli stessi capelli lunghi, neri e lucidi di quando lo avevo incontrato due giorni prima. Provai una sensazione di squallore, e lo dissi al ragazzo che invece mi guardava. Mi rispose che ero solo io a vedere il posto squallido, e con una mano m'indicò un lato della stanza. 

Questo si dissolse e comparve un giardino.

Ho il ricordo di me stessa che attraverso la stanza ed arrivo nel giardino, poi però mi accorgo che è un giardino particolare... un cimitero.

Di fronte a me c'è una tomba a terra e sulla lapide c'è incisa la scritta: "Il Comandante". 

Poi il sogno svanisce ed io mi sveglio al suono del telefono che squilla, era mia sorella Claudia che mi chiamava per comunicarmi che Fabrizio era stato trovato morto in un parco vicino a casa sua, era stato malmenato e derubato di cellulare e motorino.

Decidemmo di incontrarci, noi sorelle ed un amico, proprio in quel parco, per portare dei fiori e lasciarli in modo simbolico da qualche parte. Il parco di Aguzzano di Roma (questo il nome esatto) è davvero grande ed ha numerose entrate, noi scegliemmo l'entrata dove trovammo parcheggio con la macchina e ci avviammo con il mazzo di fiori, ricordo che mia sorella Cinzia lo voleva lasciare vicino all'ingresso però non so per quale motivo lo presi in mano io. 

Mi avviai senza rendermene conto e camminai fino ad arrivare in un punto preciso, vidi un signore che era vicino al suo cane pastore tedesco, ed ancora oggi non so perché, gli chiesi se magari sapesse il punto esatto dove era stato trovato quella mattina il corpo del povero Fabrizio. 

Mi guardò fissa negli occhi con un'espressione incredula però mi rispose: «Esattamente lì, sotto i suoi piedi. Vede quella carta? Era avvolto con quella»

Guardai a terra e vidi la carta plastificata (del tipo con cui si ricoprono gli apparecchi elettronici) che era davvero sotto i miei piedi.

In quel momento ebbi un flash, la visione del corpo malmenato del ragazzo lì disteso; dissi più di una preghiera per lui, poi con un senso di pace dentro di me andai via.

Mai più l'ho sognato ma nello stesso tempo mai più dimenticherò il suo sorriso dolce e timido, che vidi in quell'ascensore.

   


Patrizia Rosini vive e lavora a Roma.
Un'esposizione virtuale di sue opere pittoriche era visitabile fino a maggio 2007 all'indirizzo www.patriziarosini.it. Ora una buona parte di esse sono su SuperZeko all'indirizzo www.superzeko.net/doc_patriziarosini/museum/00_LaPitturaDiPatriziaRosini.html.
Su SuperZeko sono anche pubblicati i suoi scritti Due ipotesi angeliche Tre sogni premonitori, Le due bambine, mentre all'indirizzo www.chiesadelgesu.org/html/d_documenti_sito_it.html#rosini se ne possono leggere gli interessanti studi storici Il Gran Cardinale Alessandro Farnese Jr, questione di date (novembre 2006) e Viaggio nel Rinascimento tra i Farnese ed i Caetani (aprile 2006).
Tali studi sono stati poi  peraltro rivisti e inclusi nel suo libro Viaggio nel Rinascimento tra i Farnese ed i Caetani, che l'ha impegnata per due anni in assidue ricerche e che viene proposto on line su SuperZeko. Una versione impaginata in maniera leggermente diversa è stata successivamente proposta nel sito Nuovo Rinascimento. Su tale sito sono stati in seguito pubblicati anche altri suoi studi sui Farnese, tra cui La malattia del cardinale Alessandro Farnese (Caprarola, luglio-agosto 1588) e Il volto di Clelia Farnese.
La rivista on line Etrurialand, nel numero di febbraio 2007 ne ha pubblicato l'articolo Le ultime ore di Paolo III.
A proposito dei suoi studi su Giulia Farnese il 20/11/2007 è intervenuta nell'ambito della trasmissione televisiva Atlantide su La7.  Rendiconti relativi a queste sue ricerche sono comparsi sul Corriere di Piacenza del 18/11/2007.
A fine 2010 è stato pubblicato il suo libro Clelia Farnese. La figlia del Gran Cardinale (Sette Città, Viterbo, 2010), ora su SuperZeko.
Con Danilo Romei ha pubblicato su Lulu.com a novembre 2010 i Documenti di Casa Cesarini e a luglio 2012 il Regesto dei documenti di Giulia Farnese.
A maggio 2012 su http://www.terraincognitaweb.com viene proposto il documentario su La vera storia di Giulia Farnese, in cui compare più volte nella sua veste di ricercatrice ed esperta.
 

   

 

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